Livio Felluga: colui che ha fatto la storia dei vini friulani.
Il patriarca dei vini friulani ha un nome e cognome: Livio Felluga. Uomo visionario e schivo, ha attraversato due guerre mondiali passando per l'Impero Austroungarico prima e il Regno d'Italia poi, ricevendo infine dall'Università di Udine una Laurea honoris causa in Viticoltura.
L'amore e il rispetto per il proprio territorio.
Livio Felluga nasce a Isola d'Istria nel 1914 e, giovanissimo, si trasferisce in Italia sui dolci clivi di Rosazzo, tra il Collio e i Colli Orientali. Il richiamo al fronte interrompe il suo grande sogno di viticoltore ma, una volta fatto ritorno, continua a inseguirlo caparbiamente, a differenza di molti altri contadini di Cormòns e della provincia di Gorizia che se ne erano già andati, abbandonando le proprie colture e impoverendo la terra. Con grande coraggio, Livio Felluga decide di restaurare gli antichi vigneti di Rosazzo e impiantarne anche di nuovi, introducendo nuove idee e metodi vitivinicoli innovativi. La convinzione che solamente una coltivazione di qualità avrebbe potuto riportare la vita nelle campagne friulane lo porterà a realizzare una delle più belle e significative realtà aziendali della viticoltura italiana.
Cos'è la celebre Carta Geografica Felluga?
L'azienda Livio Felluga detiene 242 ettari di terreno, di cui 187 sono destinati alla coltivazione della vite, ben rappresentati nella celebre Carta Geografica che è stata riprodotta in etichetta a partire dal 1956. Si tratta di un’antica mappa della zona collinare del Friuli realizzata per rendere esplicito da dove provengono i vitigni autoctoni ed internazionali utilizzati per vinificare i vini Felluga: Abbazia di Rosazzo, Terre Alte, Picolit, Illivio, Sossó, Friulano e Friulano Sigar, Pinot Grigio e Pinot Grigio Curubella, Sauvignon e Sauvignon Potentilla, Pignolo Eremita, Ribolla Gialla, Chardonnay, Refosco dal Peduncolo Rosso, Merlot, Sharis, Vertigo, infine il Rosé. Si tratta di etichette conosciute ed esportate in tutto il mondo che continuano ad emozionare e rappresentare un punto di riferimento importante per qualsiasi vigneron. In ogni bottiglia prodotta è possibile ritrovare quei caratteri distintivi delle grandi espressioni enologiche del Friuli, ovvero eleganza, morbidezza, equilibrio, armonia, profumi e tanto frutto.
La sostenibilità a garanzia della tipicità dei vini.
La filosofia del "contadino" Livio Felluga, come piaceva chiamarlo Luigi Veronelli, prevede un profondo rispetto verso il territorio. Ciò si traduce in azioni concrete come il bando totale dei diserbi e l’utilizzo esclusivo di concimi organici, la custodia delle aree boschive, l'utilizzo di fonti energetiche rinnovabili o l'eliminazione della plastica dal processo produttivo. Il fine è quello di preservare la vitalità e fertilità del territorio per poter continuare a produrre vini fortemente rappresentativi, connotati da un radicale carattere identitario.
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