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Benevento o Cremona: dove è nato il torrone?

Benevento o Cremona: dove è nato il torrone?

Il torrone è un dolce diffuso in tutta la penisola italiana e porta con sé una ricca storia ed una lunga tradizione. In Italia sono diversi i comuni che se ne contendono la paternità, due in particolare: Cremona e Benevento.

Identikit del torrone.

Gli ingredienti base per produrre il torrone sono albume d'uovo, miele, zucchero e mandorle a cui si possono aggiungere altri tipi di frutta secca. Generalmente viene racchiuso tra due strati di foglia d'ostia, ovvero un impasto insapore di acqua, farina e olio che viene sottoposto a cottura. L'ostia serve a compattare il composto rendendolo più omogeneo, inoltre consente di avere una superficie di contatto pulita e asciutta che non appiccichi le dita. Il termine torrone molto probabilmente deriva dal verbo latino "torrere" cioè "arrostire", in riferimento alla tostatura che viene effettuata sulla frutta secca.

Qual è l'origine del torrone?

I cremonesi identificano la sua nascita nel 1441 d.C. quando questo dolce fu creato in occasione della celebrazione delle nozze tra Bianca Maria Visconti e Francesco Sforza, ispirandosi proprio alla forma del Torrazzo di Cremona. I beneventani ne rivendicano la paternità citando lo storico romano Tito Livio che nei suoi scritti parla di "cupedia", un dolce particolarmente apprezzato dai Romani, molto simile al torrone, che già nel I secolo a.C. era noto in tutto il Sud Italia. Conosciuto anche come "copeta" in Campania, "cupeta" in Puglia o "cubbaita" in Sicilia, questa vera e propria ghiottoneria in realtà ha origine araba, da cui prende anche il nome. Gli ingredienti utilizzati, tipici del Medio Oriente, e l'etimologia della parola (dall'arabo "qubbayt") che tradotta significa "conserva dolce" ci inducono a pensare che questo alimento super energico, considerato il vero antenato del torrone, si sia diffuso dapprima in Spagna, poi n Sicilia e infine in tutte le altre regioni italiane proprio attraverso il passaggio delle truppe arabe durante le battaglie.

Il torrone nelle altre regioni d'Italia.

In Piemonte il torrone viene prodotto con la nocciola tonda gentile delle langhe, in Veneto si produce il mandorlato, caratterizzato dalla presenza esclusiva delle mandorle. Nelle Marche, in particolare a Camerino, il torrone ha il colore del miele e si utilizza ben il 60% di mandorle sull'intero prodotto. In Abruzzo il torrone ha un colore scuro per l'aggiunta di cacao e può annoverare tra gli ingredienti anche cannella e frutta candita. La versione calabrese è caratterizzata dall'assenza di albume e dalla presenza di cacao e spezie, quella siciliana dalla presenza dei semi di sesamo ( noto come "giuggiulena") o dei pistacchi mentre in Sardegna oltre alle mandorle si utilizzano nocciole e noci; quest'ultimo è caratterizzato dalla sola presenza di miele, senza quindi l'utilizzo di zucchero. Il torrone può essere gustato sia nella versione croccante che morbida, la differenza sta nel tempo di cottura dell'impasto che, nel primo caso, può arrivare fino a dieci ore oppure, nel secondo, non superare le tre ore.

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